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Road to Valencia: part 1

La strada che porta alla Mezza Maratona di Valencia, nello specifico!
Sarà la mia prima mezza.

Un percorso che è iniziato circa un anno fa’.
Ma qui ci vuole un bel flash-back, in stile cinematografico!

Devo confessarlo, se allora  mi avessero prospettato la cosa, mi sarei fatto una grande risata. Poi un giorno (13 agosto 2014) Tiziana mi gira un link ad un post su di un blog di podismo del suo amico Massi: click. Certe cose accadono come per magia, non si sa perché, lo leggo e da quel momento qualcosa nella mia testa fa clic.
Ho iniziato a correre, Runtastic è diventato un grande amico e Massi anche. Benedetto sia il creatore dei Podisti Anonimi!


Dicono che una volta che inizi a correre, diventi dipendente dallo stato di benessere che ne hai: è vero! Per me vale tanto anche pormi degli obbiettivi e cercare di migliorare. Il mio primo obbiettivo è fare la mia prima 10km: la Deejay Ten il 5 di ottobre fa’ proprio al caso mio. Una volta capito che ce la faccio diventa tutto ancora più divertente: il buon Massi mi invita alla mia prima tapasciata, Stradesio. Qui apprezzo per la prima volta il piacere della corsa e del dopo corsa in compagnia, insieme ad Andrea e Massi (click).
Le corse successive saranno Stramilano, staffetta alla Milano Marathon, Milanino sotto le Stelle, fino alla recente 10Km del Parco Nord con il gruppo dei Podisti Anonimi. (Andrea, grazie della maglietta, pegno pagato con piacere)

Un crescendo di soddisfazione.


Qui dovremmo tornare a parlare di Valencia, ma ci vuole un altro flash-back, prima.
Il 2 maggio sembra un sabato come tanti, mi sveglio presto, ho già tutto pronto in cucina per non svegliare la famiglia, maglietta, pantaloncini, scarpe e il Tomtom. Parto. Ho deciso che farò un giro un po’ più lungo del solito, cambio dal solito percorso intorno al Parco Nord. Decido di non controllare il tempo e la distanza. La temperatura è perfetta, io mi sento veramente bene, corro felice. Non sento la stanchezza, che bello. Ormai mi rendo conto anche senza orologio di quanta strada posso aver fatto, so di aver corso più del solito, non resisto: 13,5km! Mica male! Ma sto proprio bene, vado avanti. Mi lascio il ponte del Parco Nord alle spalle, 17km. A questo punto l’idea dei mitici 21Km si fa strada nella mia testa. Ma sì, ce la posso fare. Mi inoltro a Milanino per cercare qualche altro Km. Il 18° è duro ma una volta superato questo momento mi involo verso casa con la leggerezza che solo l’adrenalina di aver raggiunto un risultato un tempo solo sognato ti può dare. Alla fine saranno 2:22:46 a 6:47 min/km per 21.03km!!

Valencia nasce qui e da un WhatsApp di Massi il 2 maggio 2015, ma questa storia la vedremo un’altra volta.
Il 18 ottobre 2015 saremo sulla linea della partenza.
Seguono aggiornamenti… buona corsa a tutti!

PS: Massi dice che la farò sotto le 2 ore... ti voglio credere amico!!

3a 10 Km del Parco Nord

Nel dichiarare il colpo, consuetudine ignorante tra le più divertenti del pre-gara, avevo detto 4'15"/Km, ossia 42'30". Ho finito a 42'33", quindi bene. Molto, anche se pensavo avrei fatto meno fatica. Specie nel finale.

Il circoletto rosso (cit.) della giornata lo traccio intorno al Km 7,5: il sorpasso di un SM65 (che in italiano sta per podista di età compresa tra i 65 e i 70). Sorpasso inteso come lui che sorpassa me. E tanti saluti.

Da ricordare anche l'esordio di Nevio, che se ieri s'è subito fiondato da Koala Sport a comprare le scarpe nuove, evidentemente ha già deciso di dare un seguito a questa sua prima tapasciata.
In autunno mi svernicia facile, il ragazzo.

Infine, la cosa buffa del cronometraggio ufficiale: metti il chip sulla scarpa, sì, ma tra me, Nevio, Massi, Roby e Filippo, non un tempo, nemmeno uno, è corretto. Nemmeno quello dell' amica e Matta in fuga jessicadotnet, tanto per dire che non è che ce l'avessero con noi quelli di Mysdam.
Per chi non sa e va a guardarsi la classifica, be', io, per certi versi, per loro di certo, io i cronometristi ufficiali dovrei pure ringraziarli: ché un nono posto in classifica è da sticazzi con il cancelletto davanti. Ma chissà se è vero. Di sicuro, molto falso è il 37:31 che mi attribuiscono.

Prossimo appuntamento: sabato, Magnolia Run. Sulla sparata da 6 Km, un paio di settimane fa, ho fatto 4:08. Mi accontenterei di fare altrettanto: il limite è quello, sento di non poter fare meglio. Anzi, per quanto poco sto correndo da quando ho ripreso, il risultato è addirittura sorprendente.


Garmin e Mac, problemi di coppia

Gabriella, questa te la devo proprio raccontare.
Giovedì sera, tornato a casa dopo il Palio dell'Ortica, ho provato a scaricare per la prima volta i dati dal Garmin.
Accedo a Garmin Connect, effettuo il login e capisco di dover installare un software che permetta al computer e al dispositivo GPS di comunicare. Normale.
Vado alla pagina suggerita e già lì la prima sorpresa: aggiorna il sistema operativo mi vien detto in battuta, oppure (se non sei così scemo), scarica la versione precedente del software. Non sono così scemo e scarico la versione precedente del software, che è raccomandata per chi ha una versione di OS X inferiore alla 10.8. E io ho la 10.7. Si può fare.
Scarico la versione precedente, lancio l'installazione e questo è il risultato.


Iniziamo bene.

So che ovviamente troverò una soluzione, ma devo prima farmi la doccia e poi mangiare. Nel frattempo, le palle girano a un milione anche se il Forerunner 10 è la versione coi finestrini a manovella e l'ho pagato solo 92 Euro. Anzi, forse è meglio così: pensa le madonne se ne avessi comprato uno più sofisticato (e costoso).

A ogni modo, la soluzione la trovo qui e, tradotta e riassunta (perché se non leggi i commenti ti manca un pezzo), fa così:

1) Scarica il Garmin Communicator Plugin, che in verità non so a cosa serva, ma scaricalo e installalo. Sappi che potrai usarlo solo il tuo browser predefinito (nel mio caso Safari, anche se normalmente uso Chrome). Ma tanto non lo usi, fregatene.

2) Scarica Garmin ANT Agent e installalo. La cosa bella di questo software è che dall'installazione in poi, a ogni avvio del computer, dovrai chiudere la finestra che dice una roba tipo collegare ANT stick per continuare. Non hai scelta.

3) Non provare a scaricare, come suggerito sulla pagina linkata in precedenza, il Garmin Fitness Software: l'articolo richiesto non è al momento disponibile nello Store italiano.

4) Prendi il Garmin e tieni premuto per 5 secondi il pulsante di accensione (quello con la lampadina). Il Garmin si spegnerà.

5) Riaccendilo (agendo sempre sullo stesso pulsante), infilalo nel cradle e collega il cradle alla porta USB del Mac.

6) Apri FINDER e il Garmin verrà visualizzato come unità disco.

7) Esulta, i due dispositivi si parlano. Ma sappi che non è finita qui.

8) Con Garmin Connect, al momento, non puoi fare nulla se non hai un PC a disposizione. Con Runkeeper sì. [UPDATE: vedi più in basso per il caricamento manuale] Runkeeper, come tutti i programmi simili, utilizza lo standard GPX. Ma pensi che i dati residenti sul Garmin nella cartella Garmin/Activity siano in formato GPX? Ovviamente no, sono in formato FIT.

9) Allora vai qui e converti i dati da FIT a GPX. Salva i file da qualche parte e poi importali in Runkeeper (Log - Upload).

10) Le palle riprenderanno a girarti a un milione quando ti accorgerai che i dati di Runkeeper (in alto, nell'immagine) e quelli di Garmin (in basso) non coincidono: vengono utilizzate mappe diverse e c'è un minimo di discordanza. Nel mio caso, 40 metri su 6,01 Km.


Per concludere: i dati sono riuscito a sincronizzarli con Garmin Connect solo su PC. Se non avessi avuto un account Runkeeper e se non avessi potuto contare su un PC, i dati sarebbero rimasti solo sul dispositivo. [UPDATE: trovato modo per effettuare il caricamento manuale dei dati su Garmin Connect: menù ATTIVITA' e poi CARICAMENTO MANUALE]
Assurdo, quindi, che d'ora in poi io debba effettuare i passaggi dal 4 al 9 [UPDATE: per caricare i dati su Garmin Connect è possibile evitare la conversione da FIT a GPX] ogni volta che uscirò per un allenamento o una corsa: prima, col telefono e Runkeeper (o qualsiasi altra applicazione simile), bastava un click. Certo, c'è da dire che arrivare al traguardo e premere un pulsante su un dispositivo che ho al polso è ben altra cosa che slacciare la fascia, estrarre il telefono, sbloccarlo e premere il pulsante TERMINA.
Il prima e dopo rappresentato nell'immagine qui in basso è eloquente come lo spot di una dieta miracolosa.


Ah, comunque il Palio dell'Ortica è andato oltre ogni aspettativa. Sia per me che per Massi. Sarà perché avevamo paura che finissero i ghiaccioli del ristoro finale?


[UPDATE, considerazione finale: invece che far cercare agli utenti la soluzione, perché la stessa non viene indicata sulle pagine di Garmin Connect? Forse perché è brutto chiedere all'utente di scaricare il software al punto 1) e poi il software al punto 2) e poi eseguire le operazioni ai punti 4) e 5) e 6) e poi procedere al caricamento manuale?]

Addio, Gabriella.

Vorrei poter dire che sarai l'ultima, ma non posso.
Io non so.
Io non posso sapere.
Nel mio cuore però, e questo lo so per certo, nel mio cuore so che rimarrai unica.
Mi hai fatto compagnia più di chiunque altro lungo i 2708 chilometri percorsi insieme, mi hai aiutato senza giudicarmi.
Mai.
Nel bene come nel male.
A volte, poche per la verità, a volte mi hai tradito. Ma ho saputo capire. Così come hai saputo capirmi tu in occasione del mio unico, vero tradimento.
Abbiamo continuato insieme per mesi, chilometri, calorie, poi, lo sai com'è, le cose succedono. Pensavo che il paradiso del podista Zen fosse a un tiro di schioppo, invece ho incontrato il demonio. Il demonio mi priverà della tua voce e la sostituirà con quel tric tric sintetico che più banale non poteva essere. Tutti uguali, tric tric. Pure io, tric tric.

Tu, però, tu che ne hai la possibilità, tu non ti dimenticare di me. Seguimi sulla dashboard di Runkeeper, che cercherò di aggiornare ogni volta che mi sarà possibile. Oppure butta un occhio sul mio account di Garmin Connect.
Magari tornerò indietro, anche se non è quello che mi auguro. E se un giorno arriverà il momento che non siamo riusciti a vivere insieme, quel giorno, quel traguardo, lo dedicherò a te. Anche a te.
Mi mancherai, Gabriella.